“E infine mi recai, nell’estate del 1911, addirittura in India“, ha scritto Hesse nelle sue memorie.
Se agli inizi del Novecento recarsi in India era una moda discretamente diffusa per scoprire il fascino di un paese esotico, per lo scrittore quel viaggio aveva invece radici più profonde: la madre nata in India, i racconti del nonno materno, un famoso pastore che aveva predicato a lungo in quel paese, e, soprattutto, il suo profondo interesse per la filosofia e le religioni orientali. Il viaggio di Hesse durò circa tre mesi: partito da Genova il 7 settembre, rientrò in Europa qualche giorno prima della fine dell’anno.
Quel mondo, che lasciò nel suo animo tracce indelebili, gli ispirò pagine che rievocano un’atmosfera carica di magia: i racconti, le storie, i diari di viaggio raccolti nel presente volume. Il magico mondo che ha ispirato Siddharta rivive nei racconti e nei diari di viaggio del grande scrittore tedesco.
Viaggio In India - Racconti Indiani
Hermann Hesse
“In tutto l’Oriente si respira religiosità, quanto in tutto l’Occidente si respira ragione e tecnica. Primitiva ed esposta a ogni evento appare la vita spirituale dell’occidentale, in confronto con la religiosità protetta, coltivata e piena di fiducia dell’uomo asiatico, sia buddhista, maomettano o altro.”
“Qui la vita ha ben poco valore, la natura non ha riguardo per nessuno e nulla risparmia”.
“Sarei rimasto in solitudine a guardare meravigliato l’enigmatica natura cui l’inaccessibile e l’irrazionale che erano in me si sarebbero uniti e avrebbero dialogato”.
Un viaggio in India lascia nel cuore una traccia indelebile, e ancor più se non è esclusivamente turistico
By: luisa zambrotta on 12 gennaio 2022
at 11:47
Non stento a crederlo, alcuni amici che ci sono stati me lo avevano detto…. peccaato non aver avuto l’occasione…
By: danielecolleoni on 12 gennaio 2022
at 19:09