Pubblicato da: danielecolleoni | 23 Maggio 2024

Girovagando # 4 #: Marne: due passi tra fiume e castello (16/04/2024)

 

Marne è una frazione del paese di Filago, in provincia di Bergamo, nota nella zona per il suo castello. Questo è una splendida dimora che sorge in un’oasi verdeggiante, a strapiombo sul torrente Dordo da due lati e sul fiume Brembo dall’altro. L’origine della struttura potrebbe addirittura risalire al periodo romano. Per trovare dati documentati bisogna arrivare al 1350 quando Marne apparteneva al vescovo di Bergamo, che lo concesse in feudo alla famiglia Avogadri, la quale costruì una dimora sia fortificata che residenziale. Vi si trasferì infatti con la propria corte e le proprie truppe. Era una casata di parte Guelfa (filo-papale) e in quel periodo imperversavano le lotte tra Guelfi e Ghibellini (filo-imperiali). Infatti poco dopo essersi insediati, nel 1398 il castello fu preso di mira dal duca ghibellino Gian Galeazzo Visconti, signore di Milano e a Marco Avogadri, allora castellano di Marne, non rimase altro da fare che consegnare il maniero al duca. Ne seguì un periodo turbolento perché la morte improvvisa del Visconti aprì una lotta tra i suoi figli per la successione e, come non bastasse, subentrò anche Venezia nelle aspre lotte per il possesso della zona.  La guerra durò trent’anni, concludendosi nel 1428 con la spartizione dei territori: da quel momento Marne entrò nell’orbita della Repubblica Veneta, la quale concesse agli Avogadri di ritornare nel castello e ripararlo nelle porzioni che erano state danneggiate o distrutte dai Milanesi. A quel tempo, il Castello aveva dimensioni ben più imponenti di quelle di oggi, con lunghe muraglie intercalate da due torri, di cui una, in centro al paese, è ancora in buono stato di conservazione. Non si hanno poi più notizie fino al 1705. Per ora non sono infatti stati trovati documenti che possano fare luce sulla vita del castello in quei tre secoli circa. Nel 1705 il fortilizio tornò alla ribalta nei documenti in un momento storico preciso, la Guerra Successione Spagnola. Un esercito tedesco arrivò fin sotto le mura di Marne; non era guerra di occupazione ma la soldataglia era interessata a saccheggiare il maniero che, a quel tempo, era abitato da Fermo Avogadri. Egli spaventato dall’arrivo dei soldati che scappò lungo il fiume Brembo, sino a raggiungere il paese di Ponte San Pietro, dove trovò accoglienza presso una famiglia amica. I soldati tedeschi abbandonarono Marne nel giro di 2-3 giorni e Fermo Avogadri rientrò successivamente nel castello. Un’altra data importantissima è il 1820, quando la famiglia Avogadri decise di vendere la dimora ad una nobile famiglia bergamasca, i Piatti-Donati. Costoro non vi abitarono stabilmente ma trasformarono il castello in una casa di campagna, dove trascorrere pochi periodi all’anno, tenendolo quasi come un cascinale. Negli ultimi decenni dell’Ottocento fu acquistato dai conti Colleoni, odierni proprietari, e per iniziativa di Marino Colleoni fu restaurato e trasformato in residenza estiva. Le opere intraprese da Marino alterarono profondamente la struttura originaria del castello. I suoi discendenti completarono l’opera di ristrutturazione con un arredamento signorile, adattando a parco il lungo spalto dominante il Brembo. Oggi il castello è attrezzato come location per matrimoni, convegni e manifestazioni.

by dany


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