Immagine personale
Immagini – “Passato”
Vigliaccheria
Immagine tratta da Pixabay
“La vigliaccheria tende a proiettare sugli altri la responsabilità che si rifiuta.”
Julio Cortázar
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Rimembranze musicali: Impressioni di Settembre – PFM (1972)
Testo
Quante gocce di rugiada intorno a me
Cerco il sole, ma non c’è
Dorme ancora la campagna, forse no
È sveglia, mi guarda, non so
Già l’odore della terra, odor di grano
Sale adagio verso me
E la vita nel mio petto batte piano
Respiro la nebbia, penso a te
Quanto verde tutto intorno e ancor più in là
Sembra quasi un mare l’erba
E leggero il mio pensiero vola e va
Ho quasi paura che si perda
Un cavallo tende il collo verso il prato
Resta fermo come me
Faccio un passo, lui mi vede, è già fuggito
Respiro la nebbia, penso a te
No, cosa sono? Adesso non lo so
Sono un uomo, un uomo in cerca di sé stesso
No, cosa sono? Adesso non lo so
Sono solo, solo il suono del mio passo
Ma intanto il sole tra la nebbia filtra già
Il giorno come sempre sarà
Compositori: Giulio Rapetti Mogol / Mauro Pagani / Franco Mussida
Data di uscita: 1972
Album: Storia di un minuto
Moralità
“La moralità è il fondamento delle cose e la verità è la sostanza di ogni moralità.”
Mahatma Gandhi
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“Il fiume” poesia di Giovanni Alfredo Cesareo
Immagine personale
“Il fiume”
Spesso l’anima mia risale il fiume
Rapido de’ ricordi, che bruisce
Fioco, tra lunghe strisce
D’ombra, nel fuggitivo occiduo lume;
Ed io discerno, su le tenui spume,
Ora un morto sorriso, ora una fronda
Secca, ora il reo bitume
D’un odio, ora una rosa vagabonda,
E altro e altro. E vo più sempre in dietro,
D’anno in anno, all’infanzia, a’ giochi ignari,
A’ rapimenti chiari
Del senso più diafano che vetro;
E poi con tutto sforzo anco m’arretro
Per ficcar gli occhi oltre il potere umano;
Ma, nel silenzio tetro,
Geme un sospiro, (da che parte?): In vano!
Opaca nebbia fumiga dal nero
Gorgo, ove l’acqua balenando sorge,
E altro non iscorge,
Se bene aguzzo e teso, il mio pensiero,
Che, giunto su la soglia del mistero,
Non può varcarla, e in due si sente scisso:
Ciò ch’egli ha di più vero
È rimasto laggiù, nel muto abisso.
Giovanni Alfredo Cesareo
(Da “I Canti di Pan”)
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“La bambina nel vento”
Hedy è una ragazzina come tante. Ha una vita tranquilla in un piccolo paese tedesco, una famiglia affettuosa. Poi, un mattino, un professore le punta una pistola alla tempia davanti ai suoi compagni e le ordina di non tornare mai più a scuola. La colpa di Hedy è di essere ebrea. È il 10 novembre 1938, la mattina dopo la Notte dei Cristalli. I genitori riescono per un soffio o a farla fuggire in Inghilterra, appena prima che la catastrofe della Seconda guerra mondiale li travolga. Otto anni dopo, si apre in Germania la stagione dei processi ai criminali nazisti. In quei giorni una bella ragazza arriva a Berlino. Anche se indossa una divisa americana, il suo è un ritorno. A riportarla in patria è una missione precisa: lavorerà al processo di Norimberga contro i medici accusati di aver condotto esperimenti disumani sui prigionieri dei campi di sterminio. Si calerà nell’orrore dei lager, tra i documenti in cui la lucida follia burocratica del Reich ha archiviato i propri delitti, per ricercare le prove della ferocia nazista oltre i volti imperturbabili dei ventitré accusati. Ma accanto alla missione ufficiale, Hedy Epstein ne ha una personale, difficilissima: scoprire notizie dei suoi genitori, le cui tracce si perdono di fronte ai cancelli di Auschwitz. Si accorgerà presto che il suo compito è ancor più arduo e doloroso di quanto potesse immaginare. Hedy, però, non ha intenzione di arrendersi: non può ignorare l’urlo di quel vento in cui risuonano le voci care delle persone amate. Voci che le chiedono di non essere dimenticate. Lei, che di quel vento si sente figlia, non avrà pace finché non lo avrà placato.
La bambina nel vento
Luca Crippa
«Racconto di quando ero una “bambina nel vento” perché non accada più a nessun bambino di sentirsi colpevole solo perché esiste».
Hedy Epstein
“Gli internati sopravvissuti, pochi, pochissimi, erano spariti … e ora vivevano in silenzio nelle loro dimore. … E lì cercavano di ricostruire la propria anima, ancor più del proprio fisico provato fino all’impossibile. Affrontavano mostruosi sensi di colpa, cercavano di dimenticare tutto, negavano, in certi casi, di essere stati dove erano stati.“
“Gli errori che oggi cerchiamo di condannare punire sono così maligni e devastanti che la civiltà non potrebbe tollerarli di nuovo.“
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Immagini dal passato: “Temporale sul M.te Bianco (1986)”
Disprezzo
Foto di Marc Pascual da Pixabay
“Niente di quel che fa un imbecille può destare sorpresa o indignazione: il comportamento di un imbecille può solo suscitare disprezzo.”
Charles Dickens
Tempi difficili
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“Il temporale” poesia di Edvige Pesce Gorini
Immagine personale creata con IA
“Il temporale”
Nuvole spesse, leggere,
a poco a poco hanno invaso,
simili a draghi rampanti,
il cerchio dell’orizzonte.
Grigio su grigio: fondale
d’un palcoscenico immenso.
Grigio su grigio anche in terra:
le nebbie velano i monti
che fumano come incensieri;
sembra cinerea la valle
divisa in quadri sbiaditi.
Il palcoscenico è pronto;
é pronto il vasto fondale:
gocciole rade e sonore
annunciano, come in sordina,
l’orchestra del temporale!
Edvige Pesce Gorini
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Rimembranze musicali: Heroes – David Bowie (1977)
Testo
I, I will be king
And you, you will be queen
Though nothing will drive them away
We can beat them, just for one day
We can be heroes, just for one day
And you, you can be mean
And I, I’ll drink all the time
‘Cause we’re lovers, and that is a fact
Yes we’re lovers, and that is that
Though nothing will keep us together
We could steal time just for one day
We can be heroes for ever and ever
What d’you say?
I, I wish you could swim
Like the dolphins, like dolphins can swim
Though nothing, nothing will keep us together
We can beat them, for ever and ever
Oh we can be Heroes, just for one day
I, I will be king
And you, you will be queen
Though nothing will drive them away
We can be Heroes, just for one day
We can be us, just for one day
I, I can remember (I remember)
Standing, by the wall (by the wall)
And the guns, shot above our heads (over our heads)
And we kissed, as though nothing could fall (nothing could fall)
And the shame, was on the other side
Oh we can beat them, for ever and ever
Then we could be Heroes, just for one day
We can be Heroes
We can be Heroes
We can be Heroes
Just for one day
We can be Heroes
We’re nothing, and nothing will help us
Maybe we’re lying, then you better not stay
But we could be safer, just for one day
Oh-oh-oh-ohh, oh-oh-oh-ohh, just for one day
Traduzione
Io, io sarò re
E tu, tu sarai la regina
Sebbene niente li porterà via
Li possiamo battere, solo per un giorno
Possiamo essere eroi, solo per un giorno
E tu, tu puoi essere cattiva
E io, io berrò tutto il tempo
Perché siamo amanti, e questo è un fatto
Si siamo amanti, è proprio così
Sebbene niente ci terrà uniti
Potremmo rubare un po’ di tempo,
per un solo giorno
Possiamo essere eroi, per sempre
Che ne dici?
Io, io vorrei che tu sapessi nuotare
Come i delfini, come i delfini nuotano
Sebbene nulla,
nulla ci terrà uniti
Possiamo batterli, ancora e per sempre
Oh possiamo essere Eroi,
anche solo per un giorno
Io, io sarò re
E tu, tu sarai la regina
Sebbene niente li porterà via
Possiamo essere eroi, solo per un giorno
Possiamo essere noi, solo per un giorno
Io, io posso ricordare (mi ricordo)
In piedi accanto al Muro (accanto al Muro)
E i fucili spararono sopra le nostre teste
(sopra le nostre teste)
E ci baciammo,
come se niente potesse accadere
(niente potesse accadere)
E la vergogna era dall’altra parte
Oh possiamo batterli, ancora e per sempre
Allora potremmo essere eroi,
anche solo per un giorno
Possiamo essere Eroi
Possiamo essere Eroi
Possiamo essere Eroi
Solo per un giorno
Possiamo essere Eroi
Siamo un nulla, e nulla ci aiuterà
Forse stiamo mentendo,
allora è meglio che tu non rimanga
Ma potremmo essere più al sicuro,
solo per un giorno
Oh-oh-oh-ohh, oh-oh-oh-ohh,
anche solo per un giorno
Compositore: Brian Eno / David Bowie
Data di uscita: 1977
Album: Heroes
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